martedì 27 maggio 2014

Sciabola


"La barricata all'estremità opposta aveva un aspetto poderoso, e sembrava ancora più imponente perché la strada era deserta e le botteghe erano tutte chiuse: era fatta di canne di bambù appuntite, e i soldati tutt'intorno erano armati di fucile a miccia e sciabola"
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La sciabola è un'arma bianca da taglio simile alla spada, ma ricurva e affilata solo da un lato. Tipicamente in uso alla cavalleria e diffusissima negli eserciti dell'Europa dell'est. Versioni più moderne della sciabola si riscontrano alla fine del '800 periodo nel quale rappresentavano un simbolo per gli ufficiali, e nei primi del Novecento in cui le sciabole erano arma in dotazione ad alcuni reparti dell'esercito americano.

Fucile a miccia


"Thirteen Hong Street era diventata una sorta id terra di nessuno: le entrate posteriori della factory erano murate già da qualche tempo, e adesso fanti con fucili a miccia e scatole di cartuccie stazionavano lungo tutta la strada."
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Il fucile a miccia è uno dei primi fucile a colpo singolo, sviluppato alla fine del XV secolo subì molte modifiche e restò in uso per molti anni alle unità di tiratori europee ( e ancor più a lungo in Asia e Medio Oriente ). Il funzionamento del fucile a miccia è quello di un fucile da avancarica ( archibugi, moschetti, fucili a pietra focaia ecc. ) e comporta il posizionamento del proiettile nella canna dall'imboccatura superiore previo riempimento con polvere pirica. Alla base del corpo dell'arma era posta una leva, un precursore del grilletto moderno, collegata ad una miccia che, una volta accesa e tirato il grilletto andava ad accendere la polvere da sparo sulla sommità del fucile dove era posto un piccolo scodellino collegato al focone, il foro sopra la camera di combustione della polvere. Una volta accesa la polvere produceva  una pressione tale da spingere il proiettile fuori dalla canna verso l'obiettivo.


Fucili a miccia del tardo 500

Dettagli del meccanismo di accensione di un fucile a miccia 



Fiammifero


"Tirandosi su a sedere, trovò la stanza immersa in un'oscurità funeraria: si era spento anche il lume sull'altare. Si alzò barcollante dal letto e accese un fiammifero dopo l'altro finché la lampada sacra riprese vita."
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Il fiammifero consiste in un bastoncino di legno con un estremità ricoperta da un miscuglio di sostanze chimiche comburenti in grado di prendere fuoco tramite sfregamento con una superficie ruvida. La nascita del primo fiammifero viene fatta risalire al 1827 ( 4 anni dopo l'invenzione dell'accendino ) ad opera del chimici britannico John Walker che riprese gli studi sull'argomento già analizzati dal famoso Robert Boyle  più di cento anni prima. Il prototipo di fiammifero di Walker consisteva nella combinazione di solfato di antimonio, clorato di potassio, gomma e amido che permettevano un accensione rapida, ma molto violenta. Fu proprio la violenta accensione a produrre effetti collaterali notevoli che spinsero alla sperimentazione di nuovi composti meno pericolosi. Nel 1831 in combinazione agli elementi già presenti venne aggiunto alla composizione il fosforo bianco che consentiva un'accensione più delicata, ma che in compenso risultava molto dannoso per i lavoratori che ne venivano a contatto. Pochi decenni dopo in molti paesi fu vietato l'utilizzo del fosforo bianco nei fiammiferi e non solo, questo venne rimpiazzato dapprima da composti contenenti piombo ( anch'esso tossico anche se in misura minore ) e poi da altre sostanze, quali fosforo rosso solfuro di alluminio nei cosiddetti fiammiferi di sicurezza svedesi nei quali i componenti della combustione erano in parte sul fiammifero e in parte su strisce di fosforo rosso e vetro in polvere. Questo separazione degli elementi dell' accensione assicurava sicurezza e prestazioni elevate.


Scatola di fiammiferi di sicurezza


Laudano


"Bahram quella notte non sarebbe riuscito a dormire senza un'abbondante dose di laudano "

Il laudano è un composto che si ottiene facendo macerare oppio in alcol ideato nel '600 dal medico svizzero Paracelso. Il suo utilizzo principale durante era quello di alleviare i dolori da ferite da guerra, ma venne anche utilizzato grandemente come droga.

Verricello


"Paulette trattenne il fiato mentre i vasi venivano sollevati con un verricello, e provò un enorme sollievo quando  l'operazione fu conclusa senza incidenti."
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Il verricello è una macchina che serve a muovere pesi per mezzo di una manovella collegata ad un corpo centrale detto tamburo attorno al quale si avvolge la fune che viene legata al corpo da movimentare. Il verricello si differenzia dall'argano in quanto quest'ultimo è costruito per il sollevamento mentre il primo è sfruttato soprattutto per il traino. Solitamente, nei modelli più moderni, all'interno del tamburo sono presenti ingranaggi moltiplicativi della potenza di traino, mentre quelli più antichi ne sono privi.


Tipico verricello ad asse orizzontale